È ormai evidente come le recenti innovazioni tecnologiche stiano provocando un mutamento nel mondo del lavoro: basti pensare all’insieme delle professioni nate come conseguenza della rivoluzione digitale. Al fine di rimanere aggiornati con questi cambiamenti, le figure professionali sono chiamate a sviluppare nuove competenze. Conseguentemente, i corsi di formazione devono necessariamente prevedere aggiornamenti costanti, in particolare in termini digitali.

Conoscenze nuove e trasversali

In occasione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, svoltosi a Milano il 12 e il 13 ottobre 2021, è emersa la necessità di sviluppare nuove competenze ibride e trasversali per far fronte ai profondi cambiamenti che il mondo del lavoro sta attraversando.

L’esigenza di un aggiornamento delle competenze è dettata dai dati riguardanti disoccupazione e richieste delle aziende: in Italia un giovane su tre non trova lavoro però sono 233 mila i posti vacanti per i quali non si trovano figure professionali con le corrette competenze. È evidente come sia necessario che i giovani professionisti abbiano l’occasione di sviluppare quelle particolari conoscenze ibride che le aziende oggi richiedono.

 Durante il Salone, le esigenze maggiormente evidenziate su questo tema sono state:

  • la certificazione delle competenze;
  • la programmazione di attività di formazione continue;
  • la ridefinizione di alcune professioni.

Tale programma è motivato dal fatto che si prevede un mutamento dell’80% delle professioni attuali nel prossimo futuro. Inoltre, queste nuove conoscenze, che si prevede diventino essenziali in futuro, non riguardano soltanto un aggiornamento di tipo digitale: oltre a conoscenze ibride e trasversali, potrà essere richiesto l’impegno in temi come l’etica, la sostenibilità e l’empatia.

I settori più coinvolti

Innanzitutto, il settore ICT risulta quello maggiormente sottoposto ai programmi di reskilling e di formazione giovanile. Ai professionisti di questo settore vengono richieste competenze ibride e digitali, soprattutto riguardo a sistemi di cloud, privacy e sicurezza.

Particolare è il caso delle human resource. Infatti, durante il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, è emerso come sia consigliabile abbattere le barriere che delimitano la gestione delle risorse umane nell’ottica dell’ibridazione delle mansioni. Tale ampliamento sarebbe alla base di un’azienda maggiormente aperta in cui la conoscenza appartiene a tutti. In questo contesto sarebbe naturale per i lavoratori acquisire competenze ibride nuove.

Il settore dell’ecologia è un’ulteriore area nella quale è necessario un cambio di rotta in termini di competenze. Le aziende che desiderano intraprendere un percorso di transizione ecologica devono fare i conti con la necessità di adattare i propri sistemi di produzione a temi quali l’etica e la sostenibilità.

Per poter affrontare il tema della sostenibilità in maniera consapevole, risulta fondamentale per le aziende inserire nel proprio team figure professionali con particolari competenze e capacità tecniche in questo settore che sappiano interpretare i cambiamenti e le nuove esigenze della società.

In quest’ottica, dunque, si prevede lo sviluppo di nuove figure professionali come l’elettricista digitale, progettisti di economia circolare ed esperti di cybersecurity. Inoltre, è emerso come siano fondamentali le competenze ibride, quindi, a fronte di tali conoscenze tecniche, è bene affiancare capacità tipicamente umane come l’empatia, la capacità di innovazione, l’intelligenza emotiva e la capacità di fare storytelling.

Summary

Le conoscenze e le competenze ibride sono un tema molto caldo per il nuovo mercato del lavoro, sempre più dinamico e sfidante e ricco di professionisti. In questo contenuto ti raccontiamo quali conoscenze e competenze ibride potresti pensare di sviluppare per il nuovo mercato del lavoro.

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